San Josemaría

La devozione alla Madonna e al Rosario

San Josemaría ha sempre vissuto una profonda pietà mariana. Per il mese di maggio, pubblichiamo alcuni testi del Fondatore dell’Opus Dei, frutto di questo rapporto filiale con Santa Maria.

07 maggio 2006

Introduzione del libro “Il Santo Rosario” scritto da San Josemaría “A questi uomini devo dire un segreto, una verità che potrebbe diventare veramente l'inizio del cammino per il quale Cristo vuole condurli. Amico, se vuoi essere grande, fatti piccolo.Per essere piccolo bisogna credere come credono i bambini, amare come amano i bambini, abbandonarsi come sanno abbandonarsi i bambini, pregare come pregano i bambini.E queste cose, tutte insieme, sono necessarie per tradurre in pratica quanto sto per dirti in queste righe:L'inizio del cammino che ha per termine l'amore folle per Gesù, è un fiducioso amore alla Madonna.- Vuoi amare la Vergine? E allora parla con Lei, cerca di conoscerla. Come? Recitando bene il suo Rosario.- Ma nel Rosario diciamo sempre le stesse cose! Le stesse cose? Non si dicono sempre le stesse cose coloro che si amano? Non sarà che il tuo Rosario risulta monotono perché, invece di pronunciare parole come un uomo, stai lì assente, ed emetti suoni senza senso, perché il tuo pensiero è lontano da Dio? E poi, guarda: prima di ogni decina, si indica il mistero dacontemplare . Tu hai contemplato almeno una volta questi misteri?Fatti piccolo. Vieni con me e vivremo ecco il nocciolo della mia confidenza la vita di Gesù, di Maria e di Giuseppe.Ogni giorno faremo qualcosa di nuovo per loro. Ascolteremo le loro conversazioni famigliari. Vedremo crescere il Messia.Ammireremo i suoi trent'anni di vita nascostaAssisteremo alla sua Passione e alla sua Morte Resteremo attoniti di fronte alla gloria della sua RisurrezioneIn una parola: contempleremo, pazzi di Amore (non c'è altro amore che l'Amore), tutti i momenti della vita di Gesù.

Testi personali di San Josemaría sulla sua devozione alla Madonna del Pilar, venerata a Saragozza (dal I Volume della “Biografia del Fondatore dell’Opus Dei” scritta da Andrés Vázquez de Prada - Leonardo International, 1997). “La devozione per la Vergine del Pilar inizia nella mia vita fin da quando, con la loro pietà di aragonesi, i miei genitori la infusero nell'anima di tutti i loro figli. Più tardi, durante i miei studi sacerdotali e anche quando ho frequentato la facoltà di Diritto all'Università di Saragozza, le mie visite al Pilar erano quotidiane”. “Avevo il presentimento che il Signore volesse qualcosa; passarono parecchi anni senza che sapessi che cos'era, e intanto dicevo di continuo una giaculatoria, ricordandomi del cieco del Vangelo, cieco anch'io quanto al mio avvenire e al servizio che Dio desiderava da me; "Domine, ut videam! Domine, ut sit!", ho ripetuto per anni: che sia, che si faccia ciò che Tu vuoi; che io sappia, dà luce alla mia anima. Le luci non venivano, ma evidentemente pregare era la strada giusta”.“Poiché ero buon amico di diversi sacerdoti che avevano cura della basilica, un giorno potei fermarmi in chiesa dopo la chiusura delle porte. Mi diressi verso l'immagine della Madonna, con la complicità di uno di quei buoni sacerdoti, ormai defunto, salii quei pochi gradini che così bene conoscono i bambinetti e, avvicinatomi, baciai l'immagine di nostra Madre”“A una semplice immagine della Madonna del Pilar affidavo in quegli anni la mia preghiera, affinché il Signore mi concedesse di capire ciò che la mia anima già presagiva. «Domina! - le dicevo in un latino non propriamente classico, ma abbellito dall'affetto - ut sit!», che sia di me quello che Dio vuole che sia”.

Ottobre, mese del Rosario

"L'inizio del cammino che ha per termine l'amore folle per Gesù, è un fiducioso amore alla Madonna. Ho già scritto queste parole, molti anni fa, nel prologo di un commento del santo Rosario, e da allora ho costatato molte volte quanto sono vere". (E’ Gesù che passa, 143, 4).

30 settembre 2002

Poiché Maria è Madre, la sua devozione ci insegna a essere figli: ad amare sul serio, senza misura; a essere semplici, senza tutte le complicazioni che nascono dall'egoismo di pensare solamente a se stessi; a essere allegri, sapendo che nulla può distruggere la nostra speranza. L'inizio del cammino che ha per termine l'amore folle per Gesù, è un fiducioso amore alla Madonna. Ho già scritto queste parole, molti anni fa, nel prologo di un commento del santo Rosario, e da allora ho costatato molte volte quanto sono vere. Non mi dilungherò su questo concetto; vi invito piuttosto a farne esperienza, a scoprirlo personalmente mediante il colloquio amoroso con Maria, aprendole il vostro cuore, confidandole le vostre gioie e le vostre pene, chiedendole di aiutarvi a conoscere e a seguire Gesù.

E’ Gesù che passa, 143, 4

Anche i nostri rapporti con la Madre del Cielo richiedono norme di pietà filiale che guidino il nostro comportamento verso di Lei. Molti cristiani adottano l'antica consuetudine dello scapolare, o usano salutare — non c'è bisogno di parole, basta un pensiero — le immagini di Maria che si trovano in ogni casa cristiana o che adornano le strade in tante città. Altri vivono quella preghiera meravigliosa che è il santo Rosario, nel quale l'anima non si stanca di ripetere le stesse cose, come non se ne stancano gli innamorati che si amano veramente, e in cui si impara a rivivere i momenti centrali della vita del Signore. Altri ancora si sono abituati a dedicare alla Madonna un giorno della settimana — proprio il giorno in cui siamo oggi riuniti, il sabato — come un'occasione per offrirle qualche piccola attenzione e per meditare più intensamente sulla sua maternità.

E’ Gesù che passa, 142, 6

Abbi una devozione intensa per nostra Madre. Ella sa corrispondere con finezza agli omaggi che Le rivolgiamo.

Inoltre, se reciti tutti i giorni, con spirito di fede e di amore, il Santo Rosario, la Madonna provvederà a condurti molto avanti nel cammino di suo Figlio.

Solco, 691

Santo Rosario. — Le gioie, i dolori e le glorie della vita della Vergine intessono una corona di lodi, ininterrottamente ripetute dagli Angeli e dai Santi del Cielo..., e da chi ama nostra Madre qui sulla terra.

— Pratica quotidianamente questa devozione santa, e diffondila.

Forgia, 621

Il Santo Rosario è un'arma potente. Impiegala con fiducia e ti meraviglierai del risultato.

Cammino, 558

Il Rosario è efficacissimo per quanti usano come arma l'intelligenza e lo studio. Poiché quell'apparente monotonia di bambini con la loro Madre, nell'implorare la Madonna, va distruggendo ogni germe di vanagloria e di orgoglio.

Solco, 474

Rimandi sempre il Rosario a più tardi, e finisci per ometterlo a motivo del sonno. Se non disponi di altri momenti, recitalo per la strada e senza che nessuno se ne accorga. Per di più, ti aiuterà ad avere presenza di Dio.

Solco, 478

“Aiuto dei cristiani”

«Auxilium christianorum!» Aiuto dei cristiani: così recita convinta la litania lauretana. Hai provato a ripetere questa giaculatoria nei tuoi momenti difficili? Se lo fai con fede, con tenerezza di figlia o di figlio, comproverai l'efficacia dell'intercessione di tua Madre, Santa Maria, che ti condurrà alla vittoria. (Solco, 180)

14 maggio 2000

È il momento di ricorrere alla Madonna, tua Madre celeste, perché ti accolga fra le sue braccia e ti ottenga da suo Figlio uno sguardo di misericordia. E cerca subito di formulare propositi concreti: taglia finalmente, anche se fa male, quell'ostacolo piccolo che Dio e tu ben conoscete. La superbia, la sensualità, la mancanza di senso soprannaturale, faranno combutta per sussurrarti: «Proprio quello? Ma se è una sciocchezza, una cosa di poco conto!». Tu rispondi, senza dialogare con la tentazione: «Mi piegherò obbedendo anche a questa richiesta divina». Non te ne mancheranno i motivi: l'amore si dimostra in modo particolare nelle piccole cose. Normalmente, i sacrifici che il Signore ci chiede, i più impegnativi, sono piccoli, ma continui e preziosi come il battito del cuore.

Quante madri hai tu conosciuto che siano state protagoniste di un episodio eroico, straordinario? Poche, pochissime. Eppure, di madri eroiche, veramente eroiche, che non figurano in nessuna cronaca spettacolare, che non faranno mai notizia — come si dice —, tu e io ne conosciamo molte: vivono in continua abnegazione, sacrificando con gioia i loro gusti e le loro inclinazioni, il loro tempo, le loro possibilità di affermazione o di successo, per tappezzare di felicità i giorni dei loro figli. (Amici di Dio, 134)

“La Vergine ti aiuterà sempre a compiere la Volontà di Dio”

Non si può condurre una vita pura senza l'aiuto divino. Dio vuole la nostra umiltà, vuole che chiediamo il suo aiuto, attraverso la Madre nostra e sua.

Devi dire alla Vergine, proprio adesso, nella solitudine piena di compagnia del tuo cuore, parlando senza rumore di parole: Madre mia, questo mio povero cuore qualche volta si ribella... Ma se tu mi aiuti... — E ti aiuterà, affinché tu lo custodisca puro e prosegua per il cammino a cui Dio ti ha chiamato: la Vergine ti aiuterà sempre a compiere la Volontà di Dio. (Forgia, 315)

15 maggio 2000

Non si può vivere una vita limpida senza l'aiuto divino. Dio vuole che siamo umili e chiediamo il suo aiuto. Devi supplicare con fiducia la Vergine, ora, nella solitudine piena di compagnia del tuo cuore, senza suono di parole: «Madre mia, questo povero cuore si ribella scioccamente... Se tu non mi proteggi...». Lei ti aiuterà a conservarlo puro e a percorrere il cammino che Dio ha preparato per te.

Figli miei, ci vuole umiltà, umiltà. Impariamo sul serio a essere umili. Per custodire l'Amore è necessario essere prudenti, vigilare con cura e non lasciarsi dominare dal timore. Tra gli autori classici di spiritualità, ve ne sono molti che paragonano il demonio a un cane arrabbiato, tenuto alla catena: se non ci avviciniamo, non ci morderà, anche se ringhia di continuo. Se coltivate nelle vostre anime l'umiltà, sicuramente eviterete le occasioni, reagirete col coraggio di fuggire; e cercherete ogni giorno l'aiuto del Cielo, per avanzare con garbo su un sentiero da innamorati. (Amici di Dio, 180)

“Con Maria, com'è facile!"

Prima, da solo, non riuscivi... —Adesso ti sei rivolto alla Madonna e, con Lei, com'è facile!

(Cammino, 513)

04 maggio 2000

I figli, specialmente quando sono ancora piccoli, tendono a chiedersi che cosa i genitori dovrebbero fare per loro, dimenticando invece i loro doveri di pietà filiale. Noi figli, di solito, siamo molto interessati, anche se questo modo di fare — l'abbiamo già rilevato — non sembra importare molto alle mamme, perché hanno abbastanza amore nei loro cuori, e amano con l'affetto migliore: quello di chi si dona senza attendere il contraccambio.

Altrettanto avviene con la Madonna. (...) Ci devono addolorare, se ci sono, le nostre mancanze di delicatezza verso la Madre buona. Vi chiedo — e mi chiedo —: come la onoriamo?

Ritorniamo all'esperienza quotidiana, alla consuetudine con le nostre madri terrene. Che cosa desiderano più di tutto le mamme dai loro figli, da coloro che sono carne della loro carne e sangue del loro sangue? La loro massima aspirazione è di averli vicino. Quando i figli crescono e non è più possibile averli accanto, attendono con impazienza le loro notizie, si emozionano per tutto ciò che succede loro: dal più piccolo malessere agli avvenimenti più importanti.

Guardate: per Maria, nostra Madre, saremo sempre piccoli, perché la Madonna ci apre la strada del Regno dei Cieli, che sarà donato a chi si fa bambino [Cfr Mt 19, 14]. Dalla Madonna non ci dobbiamo mai separare. E come le renderemo onore? Frequentandola, parlandole, esprimendole il nostro affetto, meditando nel nostro cuore le scene della sua vita terrena, raccontandole le nostre lotte, i nostri successi e i nostri insuccessi.

(Amici di Dio, nn. 289-290)

“Abbi una devozione intensa per nostra Madre”

Invoca la Vergine Santissima; insisti nel chiederle che si mostri sempre Madre tua: “Monstra te esse Matrem!”, e che ti ottenga, con la grazia di suo Figlio, la chiarezza della buona dottrina nell'intelligenza, e l'amore e la purezza nel cuore, affinché tu sappia andare a Dio e portargli molte anime. (Forgia, 986)

11 febbraio 2000

Abbi una devozione intensa per nostra Madre. Ella sa corrispondere con finezza agli omaggi che Le rivolgiamo.

Inoltre, se reciti tutti i giorni, con spirito di fede e di amore, il Santo Rosario, la Madonna provvederà a condurti molto avanti nel cammino di suo Figlio.

(Solco, 691)

Senza l'aiuto di nostra Madre, come potremmo sostenerci nella lotta quotidiana? Lo cerchi di continuo? (Solco, 692)

L'amore per nostra Madre sarà come un soffio che accenderà di fiamma viva le braci di virtù, nascoste nel mucchio di cenere della tua tiepidezza. (Cammino, 492)

Ama la Madonna. E Lei ti otterrà grazia abbondante per vincere in questa lotta quotidiana. —E non serviranno a nulla al maligno quelle cose perverse che salgono, salgono, ribollendo dentro di te, per cercare di annegare nel loro putridume odoroso i grandi ideali, i comandamenti sublimi che Cristo stesso ha messo nel tuo cuore. —Serviam!

(Cammino, 493)

A Gesù si va e si “ritorna” sempre per Maria. (Cammino, 495)

“Noi due sì che abbiamo bisogno di purificazione!”

«Cor Mariae perdolentis, miserere nobis!» invoca il Cuore di Santa Maria, con coraggio e decisione di unirti al suo dolore, in riparazione dei tuoi peccati e di quelli degli uomini di tutti i tempi.

E chiedile per ogni singola anima che questo suo dolore aumenti in noi l'avversione al peccato, e che sappiamo amare, come espiazione, le contrarietà fisiche o morali di ogni giornata. (Solco, 258)

02 febbraio 2000

Compiuto il tempo della purificazione della Madre, secondo la legge di Mosè, bisogna andare col Bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore (Lc 2, 22).

E questa volta sarai tu, piccolo amico, a portare la gabbia delle tortore. Vedi? Lei - l'Immacolata!- si sottomette alla Legge come se fosse impura.

Bambino mio, imparerai anche tu da questo esempio a non essere sciocco e a compiere la Santa Legge di Dio nonostante tutti i sacrifici che richiede?

Purificarsi! Noi due sì che abbiamo bisogno di purificazione! Espiare, per trovare aldilà dell'espiazione, l'Amore. Un amore che cauterizzi, che bruci le scorie della nostra anima, che sia fuoco che accende di fiamma divina la miseria del nostro cuore.

Un uomo giusto e timorato di Dio, che mosso dallo Spirito Santo è venuto al tempio - gli era stato rivelato che non sarebbe morto prima di vedere il Cristo - prende fra le braccia il Messia e dice: Ora, o Signore, lascia che il tuo servo se ne vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto il Salvatore (Lc 2, 25-30). (Santo Rosario, IV mistero gaudioso).

(fonte http://www.opusdei.it/ )